Studi Geologici monitoraggi ed analisi in situ
GEOMECCANICO
Il rilevamento geologico-tecnico consiste nel rilevare le discontinuità e precisamente: l’orientazione, la spaziatura, la persistenza, la scabrezza, il grado di alterazione , l’apertura e l’eventuale materiale di riempimento. In questo tipo di rilevamento gli strumenti di lavoro indispensabili sono: la bussola da geologo, il martello di Schmidt (per ricavare la resistenza alla compressione semplice, JSC) e il pettine di Barton (per avere il dato sulla scabrezza, JRC).
L’analisi di sintesi del rilevamento di campagna viene esplicitata mediante i sistemi di classificazione degli ammassi rocciosi proposti dai diversi autori in ragione delle diverse problematiche affrontate (stabilità dei fronti di scavo, stabilità globale di versante, gallerie, analisi di fondazione.
MISURE FREATIMETRICHE, INCLINOMETRICHE ED ASSESTIMETRICHE
Le misure del livello freatico vengono eseguite sia in piezometri di tipo aperto, installati in fori di sondaggio e stabilizzati con sabbia calata tra il tubo e la parete del foro, sia in piezometri tipo Casagrande, che consentono la misura delle pressioni neutre (interstiziali) nei diversi orizzonti del substrato. I tubi inclinometrici sono tubi in alluminio e/o PVC a sezione circolare con 4 guide su cui si inseriscono i carrelli della sonda inclinometrica. Le letture consentono di misurare i movimenti del terreno in profondità. Questi tubi vengono calati in fori di sondaggio e resi solidali alle pareti del foro mediante cementazione. Le letture si effettuano attraverso una sonda inclinometrica al cui interno vi è un sistema a pendolo (sone meccaniche) e/o servoaccelerimetrico che forniscono, mediante una centralina di lettura, i valori di inclinazione su due piani ortogonali verticali. Dai valori della pendenza si ricostruiscono i valori della direzione e della deformazione. Effettuando diverse misure nel tempo è possibile valutare il tipo e la velocità dello spostamento. Gli assestimetri permettono la misura dei movimenti verticali del terreno tramite un sistema di lettura che valuta l’abbassamento tra la testa della colonna e i punti di riferimento. I più usati sono del tipo ad asta semplice, costituiti da un tubo guida in acciaio inox, che viene inserito nel terreno all’interno di un foro di sondaggio e poi ancorato a varie profondità.
MONITORAGGIO VERSANTI IN DISSESTO
Lo Studio Carieri è in grado di eseguire monitoraggi su versanti interessati da dissesti franosi. Si utilizzano a questo scopo inclinometri, freatimetri e mire ottiche. Gli inclinometri sono strumenti che permettono di conoscere l’azimut e la profondità delle deformazioni; i freatimetri servono, invece, per controllare l’escursione della falda freatica, in relazione alle precipitazioni meteoriche. Il monitoraggio ottico è la tecnica che consente di valutare la velocità e la orientazione delle deformazioni in superficie, attraverso il posizionamento sul terreno di mire ottiche. La lettura comparata dei dati di monitoraggio ottico, inclinometrico e freatimetrico ci permette di avere una visione di insieme, sia in superficie che in profondità, della velocità ed orientazione delle deformazioni del terreno.
PENETROMETRIE DINAMICHE (DPT) E STATICHE (CPT)
Rientrano nelle prove di tipo indiretto per la valutazione preliminare delle caratteristiche fisiche del terreno attraversato dalla verticale di prova. La prova dinamica DPT consiste nell’infiggere nel terreno una punta conica posta all’estremità di un’asta di acciaio. L’infissione avviene per percussione, facendo cadere da un’altezza costante un maglio di dato peso. Si contano i colpi necessari per la penetrazione di ciascun tratto di lunghezza stabilita. Si utilizza principalmente in terreni granulari per determinarne la densità relativa, l’angolo d’attrito interno efficace, il modulo elastico, il peso di volume, la resistenza al taglio. Data la natura eterogranulare dei terreni il calcolo dei suddetti parametri deve essere assunto quale termine di riferimento, avvallato da indagini geognostiche di maggior dettaglio e/o di laboratorio eseguite su campioni di terreno indisturbati.
Le prove penetrometriche statiche rappresentano l’approccio di prova più indicato per i terreni a granulometria fine (argille, limi e sabbie fini). l’infissione della batteria di aste consente la lettura di n. 2 parametri di riferimento per l’interpretazione delle caratteristiche geotecniche dei terreni coerenti: la resistenza di punta e quella laterale.
lo studio Carieri esegue indagini del tipo CPT con punta meccanica di Begeman, restituendo elaborati interpretativi dei valori dei principali parametri geotecnici del terreno lungo la verticale di prova.
Gli elaborati di sintesi assumono quando possibile (in ragione del n. di prove eseguite) un approccio di analisi statistica del dato di campagna, suddividendo il substrato per orizzonti omogenei.